Gesù a S. Teresa d'Avila
"Facciamo attenzione alle confessioni mal fatte" - questo è il messaggio che Gesù disse a Santa Teresa d' Avila.
Santa Teresa d' Avila stava pregando, ed ecco, ad un tratto, spalancarsi innanzi ai suoi occhi una voragine profondissima tutta ripiena di fuoco e di fiamma, e laggiù cadere abbondantissime, come la neve d' inverno, le povere anime. Spaventata, santa Teresa alza gli occhi al cielo e dice :"Mio Dio, mio Dio! Che cosa vedo mai? Chi sono tutte quelle anime che vanno perdute? Saranno certamente anime di poveri infedeli...".
"No, Teresa - rispose Gesù - no! Sappi: quelle anime che vedi in questo momento andare all' inferno per mia permissione, sono tutte anime di cristiani come te".
Teresa ancora più stipita intervenne: "Ma saranno anime di gente che non credevano, che non praticavano la religione, che non frequentavano i Sacramenti...".
"No, Teresa, no! Sappi che sono anime di cristiani battezzati come te, che come te credevano e praticavano...".
"Ma allora non si saranno confessati mai, neppure in punto di morte".
"No, sono anime che si confessavano e si sono confessate anche in punto di morte...", dice Gesù.
"Come, o mio Dio, vanno dannate?".
"Vanno dannate perchè si confessano male!...Và, o Teresa, racconta a tutti questa visione e scongiura Vescovi e Sacerdoti di non stancarsi mai di predicare sul rischio delle confessioni mal fatte, onde i miei cari cristiani non abbiano a convertire la medicina in veleno e servirsi in male di questo sacramento, che è il sacramento della misericordia e del perdono".
Gesù a S.Faustina
"Sappi che io stesso t'attendo nel confessionale, e pur conservandomi invisibile dietro al sacerdote, sono io che opero dentro di te. . . Figlia mia, allo stesso modo che tu ti inginocchi alla mia presenza per prepararti alla tua confessione, così è sempre davanti a me che ti confessi perché del sacerdote io mi faccio solamente schermo: non esaminare mai come egli sia ma apriti a lui come lo faresti davanti a me; allora la tua anima si colmerà della mia luce. . . Prega perché le anime non abbiano paura di venire a questo tribunale che è quello della mia misericordia"
(ecco come ci si confessa: http://digilander.libero.it/TSCSS/confessione.htm)
DEVOZIONE ALLA
BONTA’ DI GESU’ PER LE ANIME CARITATEVOLI
S. Geltrude aveva fatto con fervore la
Confessione generale. I suoi falli le apparivano così
ributtanti che, confusa della propria deformità, corse a
prostrarsi ai piedi di Gesù, implorando perdono e misericordia. Il
dolce Salvatore la benedisse, dicendo: «Per le viscere della
mia gratuita bontà, ti accordo il perdono e la remissione di ogni
tua colpa. Ora accetta la penitenza che t'impongo: Ogni giorno,
per un anno intero, farai un'opera di carità come se la facessi a me
stesso, in unione all'amore con cui mi sono fatto uomo per salvarti e
all'infinita tenerezza con cui ti ho perdonato i tuoi peccati».
Geltrude accettò di gran cuore; ma poi, ricordando
la sua fragilità, disse: «Ahimé, Signore, non m'accadrà talvolta
di omettere questa buona opera quotidiana? Ed allora che dovrò
fare?». Gesù insistette: «Come potrai ometterla se è cosa così
facile? Io non ti chiedo che un solo passo offerto a tale intenzione,
un gesto, una parola affettuosa al prossimo, un accenno caritatevole
ad un peccatore o ad un giusto. Non potrai tu, una volta al giorno,
alzare da terra una paglia, o dire un Requiem (Eterno riposo)
per i defunti? Ora di uno solo di questi atti sarà pago il mio
Cuore ».
Consolata da queste dolci parole, la
Santa domandò a Gesù se altri ancora potessero aver parte a tale
privilegio, compiendo la stessa pratica. «Sì» rispose Gesù.
«Ah! quale dolce accoglienza farò, alla fine dell'anno, a coloro
che avranno coperto con atti di carità la moltitudine dei
loro falli!».
"Facciamo attenzione alle confessioni mal fatte" - questo è il messaggio che Gesù disse a Santa Teresa d' Avila.Santa Teresa d' Avila stava pregando, ed ecco, ad un tratto, spalancarsi innanzi ai suoi occhi una voragine profondissima tutta ripiena di fuoco e di fiamma, e laggiù cadere abbondantissime, come la neve d' inverno, le povere anime. Spaventata, santa Teresa alza gli occhi al cielo e dice : "Mio Dio, mio Dio! Che cosa vedo mai? Chi sono tutte quelle anime che vanno perdute? Saranno certamente anime di poveri infedeli..."."No, Teresa - rispose Gesù - no! Sappi: quelle anime che vedi in questo momento andare all' inferno per mia permissione, sono tutte anime di cristiani come te".
Teresa ancora più stipita intervenne: "Ma saranno anime di gente che non credevano, che non praticavano la religione, che non frequentavano i Sacramenti..."."No, Teresa, no! Sappi che sono anime di cristiani battezzati come te, che come te credevano e praticavano..."."Ma allora non si saranno confessati mai, neppure in punto di morte"."No, sono anime che si confessavano e si sono confessate anche in punto di morte...", dice Gesù."Come, o mio Dio, vanno dannate?"."Vanno dannate perchè si confessano male!...Và, o Teresa, racconta a tutti questa visione e scongiura Vescovi e Sacerdoti di non stancarsi mai di predicare sul rischio delle confessioni mal fatte, onde i miei cari cristiani non abbiano a convertire la medicina in veleno e servirsi in male di questo sacramento, che è il sacramento della misericordia e del
DEVOZIONE ALLA
BONTA’ DI GESU’ PER LE ANIME CARITATEVOLI
S. Geltrude aveva fatto con fervore la
Confessione generale. I suoi falli le apparivano così
ributtanti che, confusa della propria deformità, corse a
prostrarsi ai piedi di Gesù, implorando perdono e misericordia. Il
dolce Salvatore la benedisse, dicendo: «Per le viscere della
mia gratuita bontà, ti accordo il perdono e la remissione di ogni
tua colpa. Ora accetta la penitenza che t'impongo: Ogni giorno,
per un anno intero, farai un'opera di carità come se la facessi a me
stesso, in unione all'amore con cui mi sono fatto uomo per salvarti e
all'infinita tenerezza con cui ti ho perdonato i tuoi peccati».
Geltrude accettò di gran cuore; ma poi, ricordando
la sua fragilità, disse: «Ahimé, Signore, non m'accadrà talvolta
di omettere questa buona opera quotidiana? Ed allora che dovrò
fare?». Gesù insistette: «Come potrai ometterla se è cosa così
facile? Io non ti chiedo che un solo passo offerto a tale intenzione,
un gesto, una parola affettuosa al prossimo, un accenno caritatevole
ad un peccatore o ad un giusto. Non potrai tu, una volta al giorno,
alzare da terra una paglia, o dire un Requiem (Eterno riposo)
per i defunti? Ora di uno solo di questi atti sarà pago il mio
Cuore ».
Consolata da queste dolci parole, la
Santa domandò a Gesù se altri ancora potessero aver parte a tale
privilegio, compiendo la stessa pratica. «Sì» rispose
Gesù. «Ah! quale dolce accoglienza farò, alla fine dell'anno, a
coloro che avranno coperto con atti di carità la moltitudine
dei loro falli!».
DEVOZIONE ALLA
BONTA’ DI GESU’ PER LE ANIME CARITATEVOLI
S. Geltrude aveva fatto con fervore la
Confessione generale. I suoi falli le apparivano così
ributtanti che, confusa della propria deformità, corse a
prostrarsi ai piedi di Gesù, implorando perdono e misericordia. Il
dolce Salvatore la benedisse, dicendo: «Per le viscere della
mia gratuita bontà, ti accordo il perdono e la remissione di ogni
tua colpa. Ora accetta la penitenza che t'impongo: Ogni giorno,
per un anno intero, farai un'opera di carità come se la facessi a me
stesso, in unione all'amore con cui mi sono fatto uomo per salvarti e
all'infinita tenerezza con cui ti ho perdonato i tuoi peccati».
Geltrude accettò di gran cuore; ma poi, ricordando
la sua fragilità, disse: «Ahimé, Signore, non m'accadrà talvolta
di omettere questa buona opera quotidiana? Ed allora che dovrò
fare?». Gesù insistette: «Come potrai ometterla se è cosa così
facile? Io non ti chiedo che un solo passo offerto a tale intenzione,
un gesto, una parola affettuosa al prossimo, un accenno caritatevole
ad un peccatore o ad un giusto. Non potrai tu, una volta al giorno,
alzare da terra una paglia, o dire un Requiem (Eterno riposo)
per i defunti? Ora di uno solo di questi atti sarà pago il mio
Cuore ».
Consolata da queste dolci parole, la
Santa domandò a Gesù se altri ancora potessero aver parte a tale
privilegio, compiendo la stessa pratica. «Sì» rispose Gesù.
«Ah! quale dolce accoglienza farò, alla fine dell'anno, a coloro
che avranno coperto con atti di carità la moltitudine dei
loro falli!».