giovedì 1 dicembre 2011

IL DIARIO DI S. FAUSTINA



GESU' A S. FAUSTINA (dal diario):
“Mi è enormemente gradito questo tuo deciso proposito di diventare santa. Benedico
i tuoi sforzi e ti fornirò l’opportunità di santificarti. Stai attenta a non perdere nessuna delle occasioni che ti darà la Mia Provvidenza per santificarti. Se non riuscissi ad approfittare di una determinata opportunità, non perdere la calma, ma umiliati profondamente davanti a Me e con grande fiducia immergiti tutta nella Mia Misericordia e in questo modo acquisterai più di quello che hai perduto, poiché ad un’anima umile viene dato con molta generosità più di quanto essa stessa chieda...” (Diario, 1361).

“...Cerco e desidero anime come la tua, ma ce ne sono poche. La tua grande fiducia verso di Me mi costringe a concederti continuamente grazie...” (Diario, 718).
“Tre virtù ti adornino in modo particolare; l’umiltà, la purezza d’intenzione
e l’amore” (Diario, 1779).

“Desidero averti nelle Mie mani, come uno strumento adatto ad eseguire le Mie opere” (Diario, 1359).
“Esigo da te un sacrificio perfetto e totale, il sacrificio della volontà. Nessun altro sacrificio è paragonabile a questo. Io stesso dirigo la tua vita e dispongo tutto in modo che tu divenga per Me un’offerta continua e faccia sempre la Mia volontà e per completare questa offerta ti unirai a Me sulla croce. Io direttamente ti ordinerò molte cose e la possibilità dell’esecuzione la ritarderò e la farò dipendere dagli altri, (...)
sappi, figlia Mia, che questo sacrificio durerà fino alla morte” (Diario, 923).

“All’esterno il tuo sacrificio deve apparire così: nascosto, silenzioso, imbevuto d’amore, saturo di preghiera. Voglio da te, figlia Mia, che il Tuo sacrificio sia puro e pieno d’umiltà, perché possa compiacermene ....Accetterai con amore tutte le sofferenze; non affliggerti se spesso il tuo cuore proverà ripugnanza ed avversione per questo sacrificio. Tutta la potenza di questo sacrificio è racchiusa nella volontà, perciò questi sentimenti contrari non solo non sminuiscono ai Miei occhi tale sacrificio, ma lo rendono più grande...” (Diario, 1767).
“...Ogni conversione di un’anima peccatrice esige sacrificio...” (Diario, 961).
“...Ho bisogno di sacrifici fatti per amore, poiché solo questo ha valore per Me. Grandi sono i debiti contratti dal mondo con Me; le anime pure li possono pagare con i loro sacrifici, praticando la Misericordia spiritualmente” (Diario, 1316).
“...Ma scrivilo per molte anime, che talvolta si affliggono perché non posseggono beni materiali coi quali praticare le opere di Misericordia. La Misericordia spirituale però ha un merito molto maggiore e per essa non occorre avere né l’autorizzazione né il granaio, essa è accessibile a qualsiasi anima. Se un’anima non pratica la Misericordia
in qualunque modo, non otterrà la Mia Misericordia nel giorno del giudizio. Oh, se le anime sapessero accumulare per sé tesori eterni, non verrebbero giudicate, prevenendo il Mio giudizio con la Misericordia!” (Diario, 1317).


SULLA SUA DIVINA MISERICORDIA
«Oh, se i peccatori conoscessero la Mia Misericordia non ne perirebbe un così gran numero! Dì alle anime peccatrici di non avere paura ad avvicinarsi a Me; parla loro della Mia grande Misericordia! ».
«La perdita di un'anima M'immerge in una tristezza mortale! Tu Mi consolerai se pregherai per i peccatori. Sì, la preghiera che Mi è più gradita è la preghiera per la conversione dei peccatori: sappi, figlia Mia, che questa preghiera viene sempre esaudita».

«Quello che ora tu vedi com'è nella realtà, le altre suore lo credono per mezzo della fede. Oh, quanto Mi è gradita la loro grande fede!
Sebbene, in apparenza, i loro occhi non vedano nell'Ostia Santa alcuna traccia della Mia vita, tuttavia io vivo realmente racchiuso in ogni Ostia. Solo se l'anima avrà una fede viva in Me, allora Io potrò agire su di lei. Oh, quanto Mi è gradita la fede viva».

«Le Grazie che ti concedo non sono soltanto per te, ma per un gran numero di anime..: Nel tuo cuore ho messo la Mia stabile dimora, nonostante la grande miseria che tu sei. Io mi unisco a te, prendo la tua miseria e, in cambio, ti dono la Mia Misericordia! In ogni anima compio l'opera della Mia Misericordia; e quanto più grande è il peccatore, tanto maggiore diritto ha alla Mia Misericordia! Tutto ciò che Io faccio porta il sigillo della Mia Misericordia. Chi confida nella Mia Misericordia non perirà, poiché tutti i suoi problemi sono Miei ed i suoi nemici s'infrangeranno ai piedi del Mio sgabello».

«Figlia Mia, se per mezzo tuo esigo dagli uomini il culto della Mia Misericordia, tu per prima devi distinguerti per la fiducia nella Mia Misericordia. Esigo da te le opere di misericordia, che devono scaturire dall'amore per Me. Devi manifestare al prossimo la misericordia sempre e dappertutto; non dovrai mai ritirarti, né rifiutarti, né scusarti. Ti insegno tre modi di usare misericordia verso il tuo prossimo: il primo è l'azione, il secondo è la parola, il terzo è la preghiera... In questo modo l'anima loda e rende onore alla Mia Mise­ricordia.
Sì, la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia. Ma sono necessarie anche le opere buone ed il culto esterno della Mia Misericordia con la solenne celebrazione di questa Festa e la venerazione dell'Immagine che è stata dipinta. Attraverso questa Immagine concederò alle anime molte Grazie; essa deve ricordare alle anime ciò che la Mia Misericordia esige da loro, perché anche la fede più forte, senza le opere, non serve a nulla».


INFERNO, PURGATORIO E PARADISO
“...Sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell’inferno (...) Sarei morta alla vista di quelle orribili torture, se non mi avesse sostenuta l’onnipotenza di Dio.
Il peccatore sappia che col senso col quale pecca verrà torturato per tutta l’eternità. Scrivo questo per ordine di Dio, affinché nessun’anima si giustifichi dicendo che l’inferno non c’è, oppure che nessuno c’è mai stato e nessuno sa come sia (...) Ho notato che la maggior parte delle anime che ci sono, sono anime che non credevano che ci fosse l’inferno (...) Non riuscivo a riprendermi per lo spavento, al pensiero che delle anime là soffrono così tremendamente” (Diario, 741).

“...In un momento mi trovai in un luogo nebbioso, invaso dal fuoco e, in esso, una folla enorme di anime sofferenti. Queste anime pregano con grande fervore, ma senza efficacia per se stesse; soltanto noi le possiamo aiutare. Il loro maggior tormento
è l’ardente desiderio di Dio. Scorsi la Madonna che visitava le anime del purgatorio.
Le anime chiamano Maria „Stella del Mare”. Ella reca loro refrigerio” (Diario, 20).

“...Sono stata in paradiso e ho visto l’inconcepibile bellezza e felicità che ci attende dopo la morte. Ho visto come tutte le creature rendono incessantemente onore e gloria
a Dio. Ho visto quando è grande la felicità in Dio, che si riversa su tutte le creature, rendendole felici. Poi ogni gloria ed onore che ha reso felici le creature ritorna alla sorgente ed esse entrano nella profondità di Dio, contemplano la vita interiore di Dio
(...) Questa sorgente di felicità è immutabile nella sua essenza, ma sempre nuova e scaturisce per la beatitudine di tutte le creature...” (Diario, 777).


(il diario intero lo si può scaricare qui:
http://www.festadelladivinamisericordia.com/page/il-diario.asp)