giovedì 1 dicembre 2011

LA TILMA DI GUADALUPE

COS'E' LA TILMA DI GUADALUPE?Immagine di Maria Santissima impressa prodigiosamente sulla Tilma originale di San Juan Diego,
conservata nella Basilica di Nostra Signora di Guadalupe a Città del Messico.
La Tilma, anche chiamata « Sindone di Maria Santissima » è l’Unica Immagine Soprannaturale conosciuta della Madre di Dio.
NUOVE SCOPERTE SCIENTIFICHE DELLA NASA SUL MANTO DI MARIA SANTISSIMA,
NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE: SEGRETI SORPRENDENTI


Le informazioni che seguono sono state tratte dai libri: « La Vergine di Guadalupe e la Proporzione Aurea » - Dr. Juan Homero Hernández Illescas - Centro di Studi Guadalupani - Città del Messico. « La Vergine di Guadalupe e Le Stelle » - Dr. Juan Homero Hernández Illescas, Pbro. Mario Rojas, Mons. Enrique Salazar - Centro Studi Guadalupani - Città del Messico e da nuove scoperte della NASA (Agenzia Spaziale Americana).

1. Studi oftalmologici realizzati sugli occhi di Maria, hanno provato che all’avvicinamento della luce, la retina si contrae e all’allontanamento della stessa, torna a dilatarsi, esattamente come succede in un occhio vivo.
2. La temperatura della fibra di maguey con cui è stata realizzata la Tilma mantiene una temperatura costante di 36.6 gradi, la stessa del corpo di una persona viva.
3. Uno dei medici che ha analizzato la Tilma, ha collocato uno stetoscopio sotto la cintura della veste di Maria (segno della sua gravidanza) e ha sentito battiti che si ripetevano ritmicamente a 115 pulsazioni al minuto, gli stessi di un bambino nel ventre materno.
4. Non vi sono segni di pittura sulla tela. Ad una distanza di soli dieci centimetri dall’immagine si vede soltanto la tela di maguey nella sua originalità: i colori scompaiono. Gli studi scientifici non hanno ottenuto dati sull’origine della colorazione che forma l’immagine, né il modo con cui la stessa fu dipinta. Non risultano tracce di pennellate né di altre tecniche di pittura note. Gli scienziati della NASA affermano che i materiali che compongono i colori non appartengono agli elementi conosciuti sulla Terra.
5. Proiettando un raggio laser trasversalmente al tessuto si è scoperto che la sua colorazione non si presenta né al diritto né al rovescio... i colori fluttuano ad una distanza di tre decimi di millimetro sopra la tela, senza toccarla. I colori fluttuano nell’aria, sopra la superficie della Tilma.
6. La fibra di maguey che costituisce il tessuto dell'immagine, non può durare più di 20 o 30 anni. Alcuni secoli fa, venne realizzata una copia dell'immagine in un tessuto di fibra di maguey simile che si disintegrò dopo varie decadi. Nel frattempo, a quasi 500 anni dal miracolo, l'immagine di Maria è integra ed intatta come il primo giorno. La scienza non sa spiegare la causa dell'incorruttibilità del tessuto.
7. Nel 1791 fu rovesciato accidentalmente acido muriatico sulla parte superiore diritta del tessuto. In un tempo di 30 giorni, senza trattamento alcuno, il tessuto danneggiato si è ricostruito per intero miracolosamente, mantenendo la traccia del versamento dell’acido, tuttora visibile sulla Tilma.
8. Le stelle visibili sul Manto di Maria riflettono l'esatta configurazione e posizione del cielo del Messico nel solstizio d’inverno, la mattina in cui è avvenuto il miracolo. Sul lato sinistro del manto della Vergine (alla nostra destra) si trovano le costellazioni del sud. Quattro stelle che fanno parte della costellazione di Ofiuco (Ophiucus). Sotto si osserva Bilancia (Libra) ed alla destra, quella che sembra una punta di freccia corrisponde all'inizio di Scorpione (Scorpius). Intermedie con la porzione inferiore, si vedono due stelle della costellazione del Lupo (Lupus) e l'estremo di Idra (Hydra). Verso il basso si vede la Croce del Sud (Crux) senza nessun dubbio, ed alla sua sinistra appare il quadrato leggermente inclinato della costellazione del Sagittario (Centaurus). Sul lato destro del manto della Vergine vi sono le costellazioni del nord. Sulla spalla, un frammento delle stelle di Boote (Bootes), in basso a sinistra la segue la costellazione dell'Orsa Maggiore, (Ursa Maior) in forma di “carro”. Ai lati vi sono, a destra: la chioma di Berenice (Coma Berenices) e i Levrieri (Cani Venatici); a sinistra: Thuban che è la stella più brillante della costellazione del Drago (Draco). Più sotto due stelle (anch’esse parte dell'Orsa Maggiore) e quindi un’altra coppia di stelle della costellazione dell'Auriga (Auriga) e ad ovest, verso il basso, tre stelle del Toro (Taurus). In tal modo, si identificano nella loro totalità e nella loro posizione, un poco compatte, le 46 stelle più brillanti che circondano l'orizzonte della Valle del Messico.
9. Agli inizi del XX secolo, un uomo collocò ai piedi della Tilma una composizione floreale che celava una bomba ad elevato potenziale. L'esplosione provocò grande distruzione nelle prossime vicinanze della Tilma che rimase miracolosamente intatta.
LA TILMA DI GUADALUPE10. La scienza ha fatto diverse scoperte negli occhi di Maria (estesi appena 7 e 8 mm); questi possiedono i tre effetti di rifrazione dell'immagine presenti nell’occhio umano; al loro interno compaiono immagini umane molto piccole, che nessun artista potrebbe dipingere. Si tratta di due scene che si ripetono in entrambe gli occhi. Gli occhi di Maria, ingranditi con tecnologia digitale, hanno rivelato l'immagine del Vescovo Zumárraga e dell'indio Juan Diego, che apre il suo mantello (la Tilma) di fronte a lui. Le dimensioni di questa immagine corrispondono alla quarta parte di un milionesimo di millimetro.
11. La Vergine e la Proporzione Aurea. La critica artistica afferma che un'opera è bella e perfetta quando sono in armonia tra loro il colore, la linee, la luce e la composizione. Una delle forme tecniche più bella per ottenere questa armonia è per mezzo della cosiddetta PROPORZIONE AUREA o DORATA. L'immagine originale della Vergine di Guadalupe stampata nell'ayate dell'indio Juan Diego compie questa perfezione straordinaria, secondo lo studio sulla Tilma effettuato dal Dr. Juan Homero Hernández Illescas. La proporzione aurea è formata da un quadrato al quale si unisce un rettangolo, per formare un spazio dove il lato minore corrisponde al maggiore in rapporto di 1 a 1,6181 denominato numero aureo.
12. Sul ventre di Nostra Signora di Guadalupe si trovano altri simboli derivati dalla proporzione aurea come il « Nahui Ollín », il fiore Náhuatl di quattro petali, che per le antiche culture centroamericane rappresentava la presenza di Dio, il centro dello spazio e del tempo. Col Nahui Ollín sul suo ventre, la Vergine di Guadalupe conferma agli indigeni che è la Madre del Dio Vero, Gesù Cristo che ella porta al Nuovo Mondo per farlo conoscere. È precisamente la parte più importante dell'ayate di Juan Diego. N.S. di Guadalupe è portatrice di un messaggio cristocentrico che gli indigeni poterono comprendere immediatamente; motivo per cui si trasforma nella prima e più importante evangelizzatrice dell'America. (Reina de México y Emperatriz de America).
13. Il ginocchio sinistro è leggermente sollevato e si protende in avanti in fase di « MOVIMENTO ».
14. « Guadalupe » in lingua indigena Náhuatl significa : « Colei che schiaccia la testa al serpente ». Chiaro riferimento a Maria Santissima, vincitrice del maligno riportato in Genesi 3,15.
15. L'immagine è una pittura tale a quella descritta in Apocalisse cap.12: « apparve nel cielo un segno grande, una Donna vestita di Sole, con la Luna sotto i suoi piedi ».
16. La Vergine porta una cintura sul ventre: è « incinta ».

QUESTE SCOPERTE FATTE DALLA NASA E DA ALTRI STUDIOSI SONO STATE DONATE PER RICHIAMARE L’ATTENZIONE DI TUTTA L’UMANITÀ.