giovedì 1 dicembre 2011

LA S. MESSA SVELATA AD UN ATEO MASSONE

La S. Messa è la scena di Gesù morente sulla Croce, è il Venerdì Santo che si perpetua nel corso dei secoli. Questo ci insegna la nostra fede. È per essa che ci vengono appli­cati in maggior abbondanza i frutti della Redenzione: essa forma il compendio ed il centro di tutta la nostra Religione. S. Giovanni Crisostomo ci assicura che tanto vale la cele­brazione di una Messa, quanto vale la morte di Gesù Cristo in Croce. La Santa Messa, pertanto, è la devozione delle devozioni, alla quale dovremmo assistere tutti i giorni, giac­ché è la sorgente delle grazie più elette.
Come sono da compiangere quei fedeli, più pagani che cristiani, che non si curano affatto o ben poco di assistere alla Messa festiva, che la perdono per ogni più futile prete­sto, che neppure durante la Consacrazione sanno piegare il ginocchio per terra davanti alla infinita Maestà di Dio, che si portano in chiesa davanti al Dio della purezza vestiti in modo indecente.
Orbene, per ravvivare la vostra fede in questo grande mistero dell'amore infinito del Cuore di Gesù per noi, leg­gete e meditate questo bellissimo fatto che abbiamo appre­so poco tempo fa dalle labbra stesse del grande apostolo del Sacro Cuore P. Matteo Crawley.

«Ero stato invitato a celebrare la Santa Messa nella cappella privata di una distinta famiglia. I membri di questa avevano pensato di invitare alla mia Messa un loro conoscente massone ed ateo che non aveva mai messo piede in chiesa.
Quando, vestito dei sacri paramenti, esco per andare all'altare, vedo lì dinanzi un uomo, ritto in piedi, con le braccia conserte in mezzo a due signori devotamente inginocchiati. La scena del Calvario a rovescio: là Gesù in mezzo a due malfattori, qui il malfattore in mezzo a due anime buone.
Incomincio il S. Sacrificio, e lui, il superuomo, quasi in aria di sfida, sempre in piedi. Al momento della Consacrazione, improvvisamente, come soggiogato da una forza sovrumana, cade in ginocchio, fra la più intensa meraviglia dei presenti, tenendo fisso lo sguardo verso l'altare, mentre gli occhi gli si empivano di lacrime.
Che cosa era successo?....
Quando la Messa fu finita domandò di presentarsi a me, perché aveva bisogno di parlarmi.
- Padre, mi dice, che cosa è venuto a fare lei in questa sala?
- Che cosa son venuto a fare? A celebrare la Santa Messa.
- Che cosa è la Messa?
- Scusi: lei è credente?
- No: io non credo.
- Veda, signore, l'uomo aveva peccato e Dio per otte­nergli il perdono mandò sulla terra il suo Divin Figliuolo, il quale, dopo aver predicato la sua dottrina, confermandola coi più grandi miracoli, fu preso dai suoi nemici e fatto morire in croce fra i più atroci spasimi e tormenti.
- Ma che c'entra tutto questo con la Messa?
- La Messa è questo, nient'altro che questo: la rinno­vazione del Sacrificio compiuto sulla Croce per la nostra salvezza.
«Il massone mi guarda come trasognato.
- Allora mi dica: chi era colui che è venuto al suo posto?
- Non la comprendo.
- Ad un certo punto, quando hanno suonato il campa­nello [alla Consacrazione] leì è scomparso ed al suo posto è venuto un altro signore, di aspetto maestoso, triste, tanto tri­ste e tutto coperto di piaghe. Teneva le braccia distese e dalle mani lacerate da ferite usciva del sangue che gocciolava den­tro a quel... bicchiere di metallo che c'era sull'altare...
- Nel calice?
- Sì, nel calice. Io non ho mai visto uno spettacolo più tenero e commovente e mi sentivo tutto tremare davanti a lui. Passato un po' di tempo [dopo la Comunione del celebrante], è sparito, ed è tornato lei al suo posto. Mi dica, chi era colui?
- Era Gesù! Gesù flagellato dai suoi nemici, Gesù coronato di spine, Gesù tutto coperto di piaghe e grondante sangue, Gesù confitto sul legno della Croce, Gesù che è morto per la nostra salvezza, Gesù che vuole donarle il suo perdono ed il suo amore...»

E così quel povero peccatore, convertito con questo grande prodigio, cadeva pentito ai piedi del ministro di Dio e nel Sangue dell'Agnello che cancella i peccati del mondo purificava l'anima sua.


(dal sito: preghiereagesuemaria)