giovedì 1 dicembre 2011

LO SPIRITO SANTO

In un periodo in cui lo Spirito Santo era il "grande sconosciuto", la Beata Maria di Gesù Crocifisso divenne la promotrice della sua devozione. Dal Carmelo di Betlemme, per ordine celeste, suor Maria scrive al Patriarca di Gerusalemme, mons. Bracco, per raccomandargli la devozione allo Spirito Santo. "Vidi dinanzi a me una colomba, e sopra di essa un calice che traboccava, come se dentro vi si trovasse una sorgente. L'acqua che traboccava si versò sulla colomba e la lavò. Simultaneamente udii una voce che proveniva da questa ammirabile luce. Disse: «Se tu vuoi cercarmi, conoscermi e seguirmi, allora invoca la luce, lo Spirito Santo, che ha illuminato i suoi discepoli e che fino ad oggi illumina tutti coloro che a Lui si rivolgono. Te lo dico in assoluta verità: chiunque invoca lo Spirito Santo, mi cercherà e mi troverà. La sua coscienza sarà delicata come i fiori del campo; e se è padre o madre di famiglia, la pace sarà nel suo cuore, in questo e nell'altro mondo; non morirà nelle tenebre, ma in pace. Nutro un desiderio ardente e vorrei che tu lo comunicassi: ogni prete che dirà ogni mese la S. Messa dello Spirito Santo l'onorerà. E chiunque l'onorerà e prenderà parte a questa Messa, sarà onorato dallo Spirito Santo e la luce e la pace dimoreranno nel profondo del suo cuore. Lo Spirito Santo verrà a guarire i malati e a risvegliare coloro che dormono. E come segno di ciò, chiunque avrà celebrato o partecipato a questa Messa e avrà invocato lo Spirito Santo, troverà questa pace nel profondo del suo cuore, prima di lasciare la chiesa. Egli non morirà nelle tenebre». Allora dissi: «Signore che cosa può fare una come me? Considera la situazione in cui mi trovo. Nessuno mi crederà». Egli mi rispose: «Quando sarà il momento, io farò tutto ciò che c'è da fare; tu non sarai più necessaria»".
Dietro sua richiesta, egli innalza un altare dedicato allo Spirito Santo nella sua cattedrale. Nel gennaio 1876, presentendo imminente la guerra dei B'alcani, suor Maria scongiura il Patriarca di far recitare ogni giorno il Veni Creator Spiritus. Vi insiste ancora nel mese di agosto. In dicembre chiede che si faccia una novena allo Spirito Santo. Mons. Bracco accondiscende alle preghiere della giovane monaca. Con arditezza, ella osa persino scrivere al Santo Padre. Si sente spinta, gli dice, a comunicargli i segreti che bruciano nel suo cuore. Nel 1877, con la mediazione del Patriarca, fa pervenire a Pio IX un messaggio di cui la maestra delle novizie ci ha trasmesso un riassunto: "Mi parve di vedere Nostro Signore, in piedi, appoggiato ad un albero. Intorno a lui c'era frumento e uva, maturati dalla luce che da lui emanava. Allora udii una voce che mi disse: «Le persone nel mondo e nelle comunità religiose cercano nuove forme di devozione e trascurano la vera devozione del Consolatore. Qui risiede il motivo per cui non c'è pace e non c'è luce. Non ci si preoccupa di conoscere la vera luce, là bisogna cercarla; la luce svela la verità. Anche nei seminari è trascurata. La gelosia nelle comunità religiose è il motivo dell'oscurità del mondo. Ma chiunque - sia nel mondo, sia nel chiostro - pratica la devozione dello Spirito e lo invoca, non morirànell'errore. Ogni prete, che predicherà la devozione dello Spirito Santo, mentre ne farà l'annunzio, riceverà luce. Soprattutto nell'intera Chiesa, deve stabilirsi l'uso che ogni prete, una volta al mese, celebri la Messa dello Spirito Santo. E tutti quelli che vi prenderanno parte riceveranno una grazia e una luce particolarissima. Mi è stato detto ancora che verrà un giorno in cui Satana scimmiotterà, con persone del mondo, con sacerdoti e religiosi, la forma di Nostro Signore e le sue parole. Ma chi invocherà lo Spirito Santo scoprirà l'errore. Ho visto talmente tante cose relative allo Spirito Santo che potrei scriverne dei volumi. Ma non sarei capace di ripetere tutto ciò che mi fu mostrato. E poi io sono un'ignorante che non sa né leggere né scrivere. Il Signore svelerà la sua luce a chi vorrà". A sua volta lo Spirito Santo la colmò dei suoi Doni, tanto che la rese una sintesi vivente dei fenomeni mistici: stigmate, conoscenza dei cuori, profezie, levitazioni, bilocazioni, trasverberazione del cuore... Morì il 26 agosto 1878; il suo corpo riposa nel Carmelo di Betlemme, il suo cuore nel Carmelo di Pau in Francia.