giovedì 1 dicembre 2011

PROMESSE DEL VOLTO SANTO

PROMESSE DEL VOLTO SANTO1°. Essi, grazie alla Mia umanità impressa in loro, otterranno interiormente un vivo riflesso della Mia Divinità e ne saranno irradiati così intimamente che, grazie alla rassomiglianza col Mio Volto, risplenderanno nella vita eterna più che molte altre anime.
2°. Ristabilirò in loro, in punto di morte, l'mmagine di Dio sfigurato dal peccato.
3°. Venerando il Mio Volto in ispirito di espiazione, Mi saranno graditi quanto Santa Veronica, mi renderanno un servizio uguale al suo e Io imprimerò i Miei Lineamenti Dívini nella loro anima.
4°. Questo Volto adorabile è come il sigillo della Divinità, che ha il potere di stampare nelle anime che si rivolgono ad Esso l'immagine di Dio.
5°. Più essi si preoccupano di restaurare il Mio Volto sfigurato dagli insulti e dall'empietà, più Io Mi curerò del loro sfigurato dal peccato. Io vi imprimerò nuovamente nella Mia immagine e renderò quest'anima bella come al momento del Battesimo.
6°. Offrendo il Mio Volto all'Eterno Padre. Essi placheranno la collera Divina e otterranno la conversione dei peccatori (come con una grande moneta)
7°. Nulla sarà loro rifiutato quando offriranno il Mio Santo Volto.
8°. Parlerò Io stesso a Mio Padre di tutti i loro desideri.
9°. Essi opereranno dei prodigi per mezzo del Mio Santo Volto. Io li illuminerò della Mia Luce, li circonderò del Mio Amore, e accorderò loro la perseveranza nel bene.
10°. Non li abbandonerò giammai. Sarò presso Mio Padre, l'avvocato di tutti coloro che con la parola, la preghiera o la penna, sosterranno la Mia causa in questa opera di riparazione. In punto di morte purificherò la loro anima da tutte le sozzure del peccato e renderò loro la primitiva bellezza. (Estratto dalle vite di S. Geltrude e di S. Matilde) Monastero S. Vincenzo M.

LA SERVA DI DIO SUOR MARIA DE SAINT-PIERRE
Carmelitana di Tours 1816-1848

Una vita breve, trentun'anni, quella di Suor Maria De Saint-Pierre vissuta nell'amor di Dio e della Vergine e nel propagare la devozione al Santissimo Volto di Gesù.
La sua anima, nel Carmelo, si temprò alle virtù più belle della fede. Divenne mortificata e sensibilissima alle offese fatte al Signore in Francia allora in balia dell'ateismo. Un giorno, mentre pregava, udì il lamento di Gesù che chie­deva riparazione per tanto male.
Soleva fare la "Via Crucis" baciando la terra ad ogni stazione. Una volta, essendo assorta in orazione, udì la voce del Signore: "IO CERCO DELLE VERONICHE LE QUALI ASTERGANO ED ONORINO IL MIO DIVIN VOLTO CHE HA POCHI ADO­RATORI. IL MIO NOME È DOVUNQUE BESTEMMIATO. PERSINO I FANCIULLI BESTEMMIANO. LA BESTEMMIA È IL PECCATO DEL DEMONIO. CON ESSA IL PECCATORE PRONUNCIA DA SÉ LA PROPRIA CONDANNA. E' UNA FRECCIA AVVELENATA CHE CONTINUAMENTE MI FERISCE IL CUORE".
Le suggerì una freccia d'oro con cui ferire deli­ziosamente il Suo Cuòre, cicatrizzarne le ferite e farne sgorgare torrenti di grazie: "SEMPRE SIA LODATO, BENEDETTO, AMATO, ADORATO, GLORIFICATO IL SANTISSI­MO, SACRATISSIMO EPPURE INCOM­PRENSIBILE E INESPRIMIBILE NOME DI DIO IN CIELO E IN TERRA E NEGLI INFERNI, DA TUTTE LE CREATURE USCITE DALLE MANI DI DIO, PER IL S. CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO NEL SS. SACRAMENTO DELL'ALTARE, così sia "
Gesù le fece intendere che gli empi rinnovavano continuamente le bestemmie, gli oltraggi, le ingiurie inflitte al Suo Volto Augustissimo.
Suor Maria chiese al confessor di parlarne all'Arcivescovo di Tours, il Pastore allora venne al Carmelo ed ebbe un lungo colloquio con l'u­mile religiosa.
"QUESTO MERAVIGLIOSO VOLTO È LO SPECCHIO DELLE PERFEZIONI CONTENUTE NEL SS. NOME DI DIO. HO COMPRESO ANCHE CHE, COME IL SACRO CUORE DI GESÙ È L’OGGETTO SENSIBILE OFFERTO ALLE NOSTRE ADORAZIONI PER RAPPRESENTARE IL SUO IMMENSO AMORE AL SS. SACRA­MENTO DELL'ALTARE: COSÌ’ NELL'OPE­RA RIPARATRICE IL VOLTO DI NOSTRO SIGNORE È L’OGGETTO SENSIBILE OFFERTO ALLE ADORAZIONI DEI MEM­BRI PER RIPARARE GLI OLTRAGGI DEI BESTEMMIATORI CHE OFFENDONO LA DIVINITÀ DI CUI ESSO È L’IMMAGINE, LO SPECCHIO E L’ESPRESSIONE. IN VIRTÙ DI QUESTO VENERABILE VOLTO PRESENTATO ALL’ETERNO PADRE POSSIAMO PLACARE LA SUA GIUSTA COLLERA E OTTENERE LA CONVERSIONE DEGLI EMPI E DEI BESTEMMIATORI".
Il volto di Gesù è dono ambito dei cuori generosi che si sacrificano per Lui. Gesù ce lo dona a nome del Suo Divin Padre e per mezzo di Maria Sua Madre. Il Volto è un dono prezioso, con esso faremo grandi prodigi: "ASCIUGHE­REMO LA FACCIA AL NOSTRO DIVIN MAESTRO: CONVERTIREMO NOI E I PECCATORI. NOI RIPAREREMO LA SUA DIVINA FACCIA SFIGURATA DALLE BESTEMMIE ED EGLI RIPARERÀ LA NOSTRA SFIGURATA DAL PECCATO".
"OH! SE TU POTESSI VEDERE LA BELLEZZA DEL MIO VOLTO! MA I TUOI OCCHI SONO TROPPO DEBOLI. ESSO E COME IL SIGILLO DELLA DIVINITA CHE HA LA VIRTÙ DI IMPRIMERE L’IM­MAGINE DI DIO NELLE ANIME CHE LO CONTEMPLANO".
"PER IL SANTO MIO VOLTO OPERE­RETE PRODIGI".
"PER IL SANTO MIO VOLTO OTTERRETE LA SALVEZZA DI MOLTI PECCA­TORI. PER L’OFFERTA DEL MIO VOLTO NULLA VI SARÀ RIFIUTATO. OH SE SAPESTE QUANTO IL MIO VOLTO SIA GRADITO AL PADRE MIO!"
"COME IN UN REGNO TUTTO SI ACQUI­STA CON UNA MONETA SULLA QUALE E IMPRESSA L’EFFIGE DEL PRINCIPE, COSÌ CON LA PREZIOSA MONETA DELLA SANTA MIA UMANITÀ, CIOÈ COL MIO VOLTO ADORABILE, VOI OTTERRETE NEL REGNO DEI CIELI QUANTO VI AGGRADA".
"TUTTI COLORO CHE ONORERANNO IL SANTO MIO VOLTO, IN SPIRITO DI RIPA­RAZIONE, FARANNO CON CIÒ L’OPERA MEDESIMA DELLA VERONICA".
"SECONDO LA PREMURA CHE PORRETE NEL RESTAURARE LE MIE SEMBIAN­ZE SFIGURATE DAI BESTEMMIATORI, IO AVRÒ CURA DELLE SEMBIANZE DELL'ANIMA VOSTRA, SVISATA DAL PECCATO: VI RISTABILIRÒ LA MIA IMMAGINE, E LE RENDERÒ COSÌ BELLE COM'ERANO QUANDO USCIRONO DAL FONTE BATTESIMALE".
"IO DIFENDERÒ INNANZI AL PADRE MIO LA CAUSA DI TUTTI COLORO CHE, MERCÉ L'OPERA DI RIPARAZIONE, SIA, CON PREGHIERE, SIA CON PAROLE, SIA PER ISCRITTO DIFENDERANNO LA MIA CAUSA, IN MORTE ASCIUGHERÒ’ LA FACCIA DELLA LORO ANIMA, TERGEN­DONE LE MACCHIE DEL PECCATO E RIDANDOLE LA SUA PRIMITIVA BEL­LEZZA".
Suor Maria di Saint-Pierre è la prediletta del Volto Santo, come Margherita Alacoque è del Sacro Cuore.

LA SERVA DI DIO Madre MARIA PIERINA DE MICHELI
Figlia dell'Immacolata Concezione di Buenos Aires (11/9/1890 - 26/7/1945)
Anima ardente d'amore per Gesù e per le anime, si donò incondizionatamente allo Sposo ed Egli ne fece oggetto delle sue compiacenze.
Nutrì fin da bambina il sentimento della riparazione che crebbe in lei, col passare degli anni, fino a raggiungere l'immolazione comple­ta di se stessa. Non c'è da stupirsi se all'età di 12 anni, trovandosi nella Chiesa Parrocchiale di S. Pietro in Sala a Milano, osservando i fedeli che baciavano devotamente le Sante Piaghe del Crocifisso esposto per il venerdì santo, sente una voce ben distinta, dirle: "NESSUNO MI DÀ UN BACIO D'AMORE IN VOLTO, PER RIPARARE IL BACIO DI GIUDA?".
Nella sua semplicità di bimba, crede che la voce sia udita da tutti, e prova pena vedendo che si continua a baciare le Piaghe e non il Volto di Gesù. In cuor suo esclama: "Te lo dò io il bacio d'amore, o Gesù abbi pazienza! "E giunto il suo turno Gli stampò, con tutto l'ardore del suo cuore, un bacio in volto.
Novizia le è concesso di fare adorazione notturna e nella notte dal giovedì al venerdì Santo, mentre prega davanti al Crocifisso, sente dirsi: "BACIAMI!"; suor Pierina ubbidisce e le sue labbra, invece di posarsi sopra un volto di gesso, sentono il contatto vero di Gesù.
Il Volto di Gesù l'attira con indicibile incan­to. Ne subisce il fascino, si compiace di guardar­lo, di fissarlo, di contemplarlo con amore, leg­gendovi le intime sofferenze del Suo Cuore, che procura di consolare, imponendosi rinunce e sacrifici.
Nel Santo Volto trova la forza, il coraggio, la generosità di adempiere fedelmente, e talvolta con eroismo, tutti i doveri e gli obblighi della vita religiosa e dei rispettivi offici a lei assegnati dall'obbedienza.
Sempre calma, serena, fiduciosa, pur nel crogiolo delle prove, accetta e abbraccia il dolo­re, che la purifica, la eleva e l'unisce alla sem­pre amabile volontà di Dio.
Suor Pierina mentre lamenta a Gesù una sua pena, le si presenta insanguinato e con espres­sione di tenerezza e di dolore le dice: "E IO CHE COSA HO FATTO?". Ella comprende, ed il S. Volto di Gesù diviene il suo libro di meditazione, la porta d'entrata nel suo cuore.
Col passare degli anni, Gesù le dimostra di tanto in tanto or triste, or insanguinato, chieden­dole riparazione, e così cresce in lei il desiderio di soffrire e d'immolarsi per la salvezza delle anime.
Nell'orazione notturna del 1° venerdì di quaresima 1936, Gesù, dopo averla fatta parteci­pe ai dolori spirituali dell'agonia del Gethsemani, con Volto velato di sangue e con profonda tristezza, le dice: "VOGLIO CHE IL MIO VOLTO, IL QUALE RIFLETTE LE PENE INTIME DEL MIO ANIMO, IL DOLORE E L’AMORE DEL MIO CUORE, SIA PIÙ ONORATO. CHI MI CONTEMPLA MI CONSOLA!".
Il martedì di passione, del medesimo anno, ode questa dolce promessa: "OGNI VOLTA CHE SI CONTEMPLA LA MIA FACCIA, VERSERÒ L’AMOR MIO NEI CUORI E PER MEZZO DEL MIO SANTO VOLTO SI OTTERRÀ LA SALVEZ­ZA DI TANTE ANIME".
Nel primo martedì del 1937, riceve istruzio­ni sulla devozione al S. Volto: "POTREBBE ESSERE CHE ALCUNE ANIME TEMANO CHE LA DEVOZIONE E IL CULTO DEL MIO S. VOLTO DIMINUISCANO QUELLA DEL MIO CUORE. DÌ LORO CHE, AL CONTRARIO, SARA’ COMPLETATA ED AUMENTATA, CON­TEMPLANDO IL MIO VOLTO LE ANIME PARTECIPERANNO ALLE MIE PENE E SENTIRANNO IL BISOGNO DI AMARE E DI RIPARARE. NON È FORSE QUESTA LA VERA DEVOZIONE AL MIO CUORE?".
Il 23 maggio 1938, mentre il suo sguardo si posa istintivamente sul S. Volto di Gesù, si sente dire: "OFFRI INCESSANTEMENTE ALL'E­TERNO MIO PADRE IL MIO S. VOLTO. QUESTA OFFERTA OTTERRA’ LA SAL­VEZZA E LA SANTIFICAZIONE DI TANTE ANIME. SE POI L’OFFRIRAI PER I MIEI SACERDOTI, SI OPERERANNO MERAVIGLIE".
Il 27 maggio seguente: "CONTEMPLA IL MIO VOLTO E PENE­TRERAI GLI ABISSI DI DOLORE DEL MIO CUORE. CONSOLAMI, E CERCA ANIME CHE S'IMMOLINO CON ME PER LA SALVEZZA DEL MONDO".
Il 31 maggio; del medesimo anno, mentre suor Pierina è tutta assorta in fervorosa preghie­ra ai piedi dell'altare, nel fulgore di una luce di paradiso, le appare la Vergine Immacolata che tiene tra le mani uno scapolare formato da due flanelline bianche unite da un cordone. Su di una flanellina è impressa l'immagine del Volto Santo circondato dalle parole: "ILLUMINA, DOMINE, VULTUM TUUM SUPER NOS!" (Illuminaci col tuo volto o Signore!) mentre, sull'altra parte, un'ostia circondata da raggiera con scritto intorno: "MANE NOBISCUM DOMINE!" (Rimani con noi, Signore!)
Lentamente si avvicina e le dice: "QUESTO SCAPOLARE È UN'ARMA DI DIFESA, UNO SCUDO DI FORTEZZA, UN PEGNO DI AMORE E DI MISERICORDIA, CHE GESÙ VUOL DARE AL MONDO IN QUESTI TEMPI DI SENSUALITÀ: DI ODIO CONTRO IDDIO E LA CHIESA. SI TENDONO RETI DIABOLICHE PER STRAPPARE LA FEDE DAI CUORI, IL MALE DILAGA, I VERI APOSTOLI SONO POCHI. È NECESSARIO UN RIMEDIO DIVINO E QUESTO RIMEDIO È IL VOLTO SANTO DI GESÙ. TUTTI QUELLI CHE INDOSSERANNO UNO SCAPOLARE COME QUESTO E FARANNO OGNI MAR­TEDÌ UNA VISITA AL SS. SACRAMENTO PER RIPARARE GLI OLTRAGGI CHE RICEVETTE IL SUO SACRO VOLTO DURANTE LA SUA PASSIONE E CHE RICEVE OGNI GIORNO NEL SACRA­ MENTO EUCARISTICO, VERRANNO FORTIFICATI NELLA FEDE, PRONTI A DIFENDERLA E A SUPERARE TUTTE LE DIFFICOLTÀ INTERNE ED ESTERNE. INOLTRE FARANNO UNA MORTE SERE­NA, SOTTO LO SGUARDO AMABILE DEL MIO DIVIN FIGLIO".
Il comando della Madonna si faceva sempre più forte, ella dice, ma non era in suo potere effet­tuarlo: occorreva il permesso di colui che guidava l'anima sua, ed il denaro per sostenere la spesa.
Nello stesso anno Gesù si presenta ancora grondante sangue e con grande tristezza dice: "VEDI COME SOFFRO? EPPURE DA POCHISSIMI SONO COMPRESO. QUANTE INGRATITUDINI DA PARTE DI QUELLI CHE DICONO DI AMARMI! HO DATO IL MIO CUORE COME OGGETTO SENSIBILISSIMO DEL MIO GRANDE AMORE PER GLI UOMINI E DÒ IL MIO VOLTO COME OGGETTO SENSIBILE DEL MIO DOLORE PER I PECCATI DEGLI UOMINI. VOGLIO SIA ONORATO CON UNA FESTA PARTICOLARE NEL MARTEDÌ DI QUINQUAGESIMA (MARTE­DÌ DI CARNEVALE) FESTA PRECEDUTA DA UNA NOVENA IN CUI TUTTI I FEDELI RIPARINO CON ME, UNENDOSI ALLA PARTECIPAZIONE DEL MIO DOLORE".
Nel 1939 Gesù di nuovo le dice: "VOGLIO CHE IL MIO VOLTO SIA ONO­RATO IN MODO PARTICOLARE IL MAR­TEDÌ!".
Perché Suor Pierina diffonde la medaglia e non lo scapolare?
Per ubbidienza al Padre confessore. Il 7 aprile 1943, ella scriverà nel diario: "Continuando la mia preghiera e rivolgendomi alla Madonna per sciogliere un dubbio circa lo scapolare, che torna spesso alla mia mente, mi disse: "FIGLIA MIA STA TRANQUILLA CHE LO SCAPOLARE È SUPPLITO DALLA MEDAGLIA CON LE STESSE PROMESSE E FAVORI. RIMANE SOLO DA DIFFONDERLA SEMPRE PIÙ, ORA MI STA A CUORE LA FESTA DEL VOLTO DEL MIO DIVIN FIGLIO, DILLO AL PAPA CHE TANTO MI PREME". Mi benedisse e mi lasciò in cuore il Paradiso.

Pertanto lo scapolare può essere supplito dalla medaglia, con le stesse promesse.
NOVENA AL VOLTO SANTO

O Gesù, che nella Tua crudele Passione divenisti "l'obbrobrio degli uomini e l'uomo dei dolori", io venero il Tuo Volto Divino, sul quale splendevano la bellezza e la dolcezza della divinità e che è divenuto per me come il volto di un lebbroso... Ma io riconosco sotto quei tratti sfigurati il Tuo infinito amore, e mi consumo dal desiderio di amarTi e di farTi amare da tutti gli uomini. Le lacrime che sgorgano con tanta abbondanza dagli occhi Tuoi sono come perle preziose che mi è caro raccogliere per riscattare con il loro infinito valore le anime dei poveri peccatori. O Gesù, il tuo Volto adorabile rapisce il mio cuore. Ti supplico di imprimere in me la Tua somiglianza divina e di infiammarmi del Tuo amore affinché possa giungere a contemplare il Tuo Volto glorioso. Nella mia presente necessità accetta l'ardente desiderio del mio cuore accordandomi la grazia che Ti chiedo. Così sia.

«Signore, nell'ora della nostra morte guardaci con lo sguardo pietoso con il quale guardasti il ladro pentito».

Da recitarsi per nove giorni consecutivi